Prende avvio con un incontro di studio (7 aprile 2009) la ricerca finalizzata sanitaria promossa dalla Regione Veneto “Nuove soluzioni per la presa in carico dei bisogni e la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sociosanitaria, con particolare riferimento all’apporto integrato dei medici di medicina generale, degli assistenti sociali e delle altre professioni sanitarie e sociali“.
I presupposti della ricerca fanno riferimento a tre questioni:
- le modalità di integrazione (cliniche e organizzative) tra medico di medicina generale, assistente sociale e altri operatori coinvolti nella presa in carico integrata e nella valutazione della sua efficacia;
- la base informativa che le diverse professioni possono garantire, con riferimento alle dimensioni: organica e funzionale, cognitiva e comportamentale, socio ambientale e relazionale;
- le soluzioni tecnologiche e organizzative idonee a facilitare la condivisione di tali informazioni tra le strutture e i professionisti coinvolti, nonché la condivisione dei processi di decisione e di valutazione di outcome.
Il Governo e le Regioni condividono la necessità di:
- verificare il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza e l’equilibrio fra i diversi nodi della rete assistenziale;
- integrare le informazioni relative all’Assistenza sanitaria territoriale con le informazioni rilevate da altri flussi informativi esistenti, al fine di ricostruire il percorso terapeutico integrato a vantaggio delle persone con bisogni complessi e a eziologia multifattoriale;
- definire indicatori di processo ed esito che permettano di individuare i percorsi diagnostico-terapeutici più corretti al fine di definire pattern di trattamento efficaci.
Tutto ciò pone problemi in parte inediti, e quindi da approfondire soprattutto per gli effetti clinici e di efficacia, oltre che in termini di tutela giuridica degli interessati. Se infatti, come evidenziano molti studi, ad una maggiore condivisione di conoscenze, risorse e responsabilità corrispondono maggiori indici di efficacia, vanno trovate soluzioni perché la condivisione delle informazioni contribuisca ad aumentare l’appropriatezza e l’efficacia clinica delle risposte assistenziali, come documentato anche dai risultati di una sperimentazione multiregionale (Assr, Strumenti Operativi per una Rete Integrata di Servizi Sanitari e Sociosanitari sul Territorio, Rapporto di ricerca ex art. 12).
I risultati a cui la ricerca è chiamata a rispondere, sono la definizione di:
- una lista di informazioni comuni di cui dovrebbero disporre i professionisti per la governance clinica dei percorsi integrati di presa in carico;
- alcuni documenti di indirizzo clinico che migliorino l’integrazione multiprofessionale e la continuità assistenziale nelle aree di bisogno considerate in sede di sperimentazione;
- strumenti informatici, integrati con quelli già in uso dai singoli professionisti e dalle strutture del SSSR, che migliorino l’integrazione multiprofessionale;
- indici di outcome conseguibili con le modalità di integrazione delle informazioni e delle decisioni basate su progetti personalizzati di assistenza.
La ricerca vede coinvolte numerose unità operative: Az. Ulss n. 16 Padova; Az. Ulss n. 18 Rovigo; Az. Ulss n. 4 Alto Vicentino; Az. Ulss n. 15 Alta Padovana; Az. Ulss n. 13 Dolo-Mirano; Conferenza dei Sindaci della Az. Ulss n. 1 Belluno; Conferenza dei Sindaci della Az. Ulss n. 13 Dolo-Mirano; Fondazione Emanuela Zancan; FIMMG; Associazione Keiron; Ordine Regionale degli assistenti sociali.
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