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Rischio per l’infanzia: pubblicato dal Ministero lo studio ‚ÄúRisc‚Äù

Quali interventi mettere in atto per evitare l’allontanamento dei minori dalla famiglia? Quali i costi sostenuti a tutela dell’infanzia e con quali risultati? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta in “Risc – Rischio per l’infanzia e soluzioni per contrastare l’allontanamento dalla famiglia”, studio nazionale coordinato dalla Fondazione «E. Zancan» di Padova e finanziato dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Divisione III – Politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Da settembre lo studio – pubblicato nel numero 12 della collana “Quaderni della Ricerca Sociale” – è disponibile on line nel sito del Ministero, nella sezione Studi e statistiche (http://www.lavoro. gov.it /Lavoro/Strumenti/StudiStatistiche) e nell’area download del sito della Fondazione Zancan.

Scopo del progetto, che nel frattempo è già entrato nella sua seconda annualità, è la verifica della quantità, della qualità e dei costi degli interventi attuati da stato, regioni ed enti locali a supporto dei nuclei familiari a rischio. La sperimentazione ha consentito, in termini concreti, la definizione della “soglia di rischio”, al di sotto della quale è possibile non allontanare un figlio dai genitori. È un traguardo, questo, particolarmente importante perchè in linea con i dettati della Convenzione Onu del 1989, che attribuisce il compito di vigilanza agli stati “affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che le autorità competenti non lo decidano”. La separazione dei figli va dunque considerata sempre una misura speciale ed estrema: “Da qui – evidenzia Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan – nascono ulteriori motivazioni per la ricerca, non solo scientifiche e giuridiche, ma anche valoriali ed etiche, per identificare soluzioni affidabili e valide, che oggi conosciamo poco”. Un altro valore aggiunto di Risc è la possibilità di fornire agli operatori una visione globale della condizione del bambino e dei genitori, “che ha consentito di porre maggiore attenzione alle aree critiche e ai punti di forza della persona, sui quali poter costruire un progetto personalizzato di aiuto” aggiunge Canali.

La ricerca si è basata sul lavoro di 6 unità sperimentali, operanti in altrettante regioni (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto) e impegnate a identificare le azioni che compongono il progetto individualizzato, quantificandone l’efficacia e i costi. “L’importanza di Risc – sottolinea il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato, – sta nel fatto che ha permesso di sperimentare sul campo una metodologia di lavoro che utilizza strumenti per la valutazione d’efficacia degli interventi rivolti ai minori e alle loro famiglie”. E aggiunge: “Risc consente di sperimentare un modello di presa in carico personalizzata dei bisogni dei bambini e delle famiglie ad alto rischio di allontanamento e rende possibile una valutazione degli indici di efficacia ottenuti. Pertanto, ai fini della legge n. 42/2009 sul federalismo fiscale, aggiunge un ulteriore elemento alla possibilità di definire e meglio governare i Lea sociali e sociosanitari”.