Si concluderà a breve il ciclo di incontri realizzati dai Centri di servizio per il volontariato (Csv) dell’Emilia-Romagna e dalla Fondazione Zancan per la definizione di un piano di lotta alla povertà nella regione. Dal 5 al 20 maggio, infatti, i rappresentanti delle associazioni di volontariato si sono riuniti a livello provinciale per confrontarsi e mettere in luce le situazioni di povertà e vulnerabilità che maggiormente caratterizzano il territorio, analizzando anche le risposte attualmente erogate. Il punto di partenza della discussione era per tutti l’analisi preliminare della povertà a livello regionale e locale effettuata a partire dai dati Istat e dai documenti di programmazione locale.
La povertà è un problema che, specialmente negli ultimi tempi, sta assumendo una crescente importanza: aumenta la percezione che sia un problema sociale diffuso, aggravato dalla crisi che ha investito l’economia mondiale e che interessa molte famiglie in grave difficoltà. Inoltre, i processi di impoverimento colpiscono sempre di più quei ceti che mai avrebbero pensato di trovarsi in condizioni di esclusione sociale o a rischio di diventarlo.
Eppure da dieci anni l’Istat descrive il fenomeno in Italia in termini sostanzialmente stabili, guardando a una parte considerevole della popolazione incapace di far fronte ai bisogni quotidiani. L’immagine d’insieme che ne deriva, di conseguenza, non basta per comprendere le molte specificità regionali in cui si concretizza la condizione di povertà oggi. Inoltre, ancora più che in passato, è evidente l’incapacità dei trasferimenti monetari di ridurre la povertà, se non con una presa in carico del problema e, quando necessario, accompagnando chi si trova in condizione di bisogno.
È proprio alla luce di queste considerazioni che il Csv e la Fondazione Zancan hanno deciso di approfondire questi aspetti che non vengono sufficientemente tenuti in considerazione nelle analisi ufficiali. I rapporti territoriali saranno a breve disponibili in questo sito nell’area download.