I Centri servizi di volontariato (Csv) dell’Emilia-Romagna e la Fondazione Zancan hanno avviato, con un incontro (che si è tenuto a Bologna il 31 marzo), il progetto di ricerca finalizzato alla valutazione preventiva di impatto di un piano di lotta alla povertà in Emilia-Romagna. All’incontro sono intervenuti presidenti, direttori e collaboratori dei 9 Csv provinciali.
Il progetto prende avvio dalla constatazione che la povertà è un problema che, specialmente negli ultimi tempi, va assumendo una crescente importanza: non solo in termini quantitativi ma anche nella percezione che essa sia oggi un problema sociale diffuso, che interessa molte famiglie in grave difficoltà. In particolare i processi di impoverimento interessano ceti sociali che mai avrebbero pensato di trovarsi in condizioni di esclusione sociale o a rischio di diventarlo. I dati dell’Istat sulla povertà relativa dicono che nell’Emilia-Romagna le famiglie povere tra il 2006 e il 2007 sono aumentate in modo significativo, passando dal 3,9% al 6,2%. Si tratta tuttavia di dati che non tengono conto di quanto è avvenuto nel corso del 2008 e quindi è ragionevole aspettarsi che l’incidenza del fenomeno sia maggiore.
Il progetto, che si sviluppa nell’arco di 18 mesi, si articola in 3 fasi: la prima è di conoscenza e si caratterizza in termini di analisi e lettura delle situazioni di povertà e vulnerabilità e delle risposte attualmente erogate; la seconda è di sperimentazione e si concentra su azioni di contrasto alla povertà gestite in modo sperimentale, per poter verificare i risultati e la loro capacità di ridurre il problema; la terza è di valutazione, per verificare l’impatto delle azioni realizzate con riferimento a indici di riduzione del bisogno e a indici di miglioramento di capacità del sistema dei servizi di affrontare il problema e per validare soluzioni generalizzabili nel territorio regionale.
Presupposto fondamentale per la realizzazione del progetto è la piena collaborazione delle organizzazioni di volontariato chiamate ad interpretare in modo originale le proprie funzioni di promozione sociale, advocacy e a sviluppare azioni innovative di lotta alla povertà.