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Ridurre lo stress del caregiver

Negli ultimi anni molti enti hanno posto al centro delle loro scelte la necessità di privilegiare la permanenza a casa della persona ammalata. Si sono diffuse molte soluzioni per prevenire o evitare il ricovero: l’assistenza domiciliare sociale e sanitaria, i centri diurni, etc., oltre ad interventi più strutturali come ad esempio garantire un’abitazione idonea, i trasporti facilitati, l’informazione, etc.

Nello stesso tempo, sono valorizzati i “caregiver” le persone a cui di fatto sono affidati molti compiti di cura e assistenza quotidiana. In genere sono i familiari, talvolta i vicini, i volontari e, spesso assistenti familiari che “si fanno carico” dei problemi del proprio congiunto o del proprio vicino, attuando interventi così importanti da rappresentare la condizione necessaria per la permanenza a casa della persona (Canali C., Neve E., 2007).

Chi vive in prima persona il declino di un familiare affetto da demenza si ritrova in situazioni di disperazione, angoscia, fatica. Ma dentro questo spazio, paradossalmente, si può trovare riconoscimento, dignità personale, forza vitale, riuscendo a identificarsi con chi, pur colpito da una “malattia” che è più della mente che del corpo, rimane una persona cara.

Ogni persona vive e interpreta in modo diverso questi sentimenti ma tutti (familiari, professionisti, amici, conoscenti) possiamo riflettere sulla “stanchezza” di chi si prende cura e sul rischio che la famiglia, a causa dell’eccessivo carico assistenziale, diventi “seconda vittima” della demenza.

Ridurre e/o evitare lo stress del caregiver è possibile oltre che necessario. Uno strumento per rilevare il sovraccarico del familiare che assiste al domicilio il proprio parente è ad esempio il questionario di Zarit in corso di validazione in Italia grazie ad una sperimentazione nel Centro Diurno Margherita di Bologna dedicato a persone affette da demenza con disturbi del comportamento.

Giovedì 11 dicembre, l’Azienda Usl di Bologna promuove un incontro di studio sul tema “Ridurre lo stress del caregiver: l’utilizzo del questionario di Zarit nel centro Diurno Margherita”. Verranno discussi i rischi del caregiver, l’importanza della valutazione dell’efficacia degli interventi di sollievo, e le prospettive della ricerca sui processi di integrazione tra servizi.

Il programma dell’incontro è in allegato.

 

Canali C., Neve E., Progetti personalizzati e valutazione di efficacia nel servizio sociale professionale: analisi di casi di studio, Giornale di Geriatria e Gerontologia, 2007/55.

Fondazione Zancan (2007) Anziani non autosufficienti: prendersi cura di chi si prende cura, Fondazione Zancan, Padova.