LAVORARE DA PRECARI. Effetti psicosociali della flessibilità occupazionale
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Il lavoro non è semplicemente una delle tante attività della persona, ma è lo strumento per garantire alla maggioranza dei cittadini l’autonomia economica, per progettare la propria vita a livello individuale e familiare e per esplicare la propria creatività.
Quando il lavoro viene a mancare, o si presenta incerto, precario, sottopagato, o quando la persona è costretta a lavori umili, degradati rispetto alla sua preparazione e professionalità, è la vita e la dignità che risultano compromesse. Viene meno anche l’uguaglianza dei cittadini, sancita dalla Costituzione; diminuisce il senso di appartenenza e la volontà di contribuire alla realizzazione del bene comune.
La flessibilità e la precarietà del lavoro divengono sempre più frequentemente una normale componente della vita economica e sociale. Talvolta esse vengono presentate come un traguardo positivo, perché consentono comunque di uscire momentaneamente dall’inoccupazione e dalla disoccupazione. Ma si dimentica che tanti lavori precari non costituiscono una sicurezza per il futuro; al contrario, pongono le basi per una previdenza incerta e per una vecchiaia ancor più precaria.
La Fondazione «E. Zancan», coerentemente con il proprio tradizionale impegno di studio e ricerca sui nuovi fenomeni sociali, ha ritenuto importante affrontare il tema della flessibilità del lavoro, attraverso una ricerca di tipo qualitativo svolta in collaborazione con la Facoltà di Psicologia, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, dell’Università di Bologna. Il volume presenta i risultati di questa ricerca, che coinvolte cinque regioni italiane: Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo e Marche. Sono stati intervistati 60 lavoratori flessibili, 12 per regione, proprio per dare voce ai lavoratori flessibili, per ascoltare da loro positività e criticità della loro situazione lavorativa. Per conoscere da loro cosa comporta, a seguito della legge Biagi (n. 30/2003), lavorare in una società instabile e quali sono gli effetti del lavoro precario sulla vita personale, familiare e sociale.
INDICE
Giovani e lavoro: un problema in attesa di risposte.
Il perché di una ricerca su lavoratori flessibili.
La metodologia adottata (Il disegno della ricerca. La traccia dell’intervista. Criteri per l’analisi del contenuto).
I contesti locali: cenni sul tessuto socio-economico e il mercato del lavoro (Abruzzo. Emilia-Romagna. Marche. Puglia. Veneto).
Chi sono i lavoratori flessibili intervistati.
Il lavoro attuale: spazi di autonomia, incongruenze e adattamenti.
La storia lavorativa: coerenza, continuità, spendibilità.
Condizioni di vita: esigenze e strategie di gestione.
Servizi pubblici e privati, ruolo del sindacato: possibili reti di sostegno?
Il futuro: aspettative, progetti e preoccupazioni.
Mercato del lavoro, relazioni contrattuali ed effetti sulle persone: quali percezioni e rappresentazioni?
Conclusioni e linee di approfondimento. Riflessione finale: lavorare in una società instabile.
Appendice 1: tabelle di contenuto.
Appendice 2: gli intervistati.
Bibliografia di riferimento.