Lo studio multicentrico “Valutare l’impatto sociale del lavoro in carcere” è stato promosso da Fondazione E. Zancan, Compagnia di San Paolo, Fondazione Con Il Sud e Fondazione Cariparo, con il patrocinio del Ministero della Giustizia. Ha approfondito i benefici del lavoro dei detenuti, in termini di vantaggi per loro stessi e per la comunità più in generale. Sono stati coinvolti oltre 300 detenuti inseriti in tre istituti penitenziari (Padova, Siracusa, Torino) e che lavorano per l’Amministrazione Penitenziaria, lavorano alle dipendenze di cooperative o che non lavorano.
Lo studio ha considerato i benefici “diretti e misurabili nel breve periodo” per i diversi interessati. Sono benefici che spiegano la riduzione dei rischi di violenza nelle carceri e di recidiva, amplificando l’offerta di “lavoro autentico e abilitante”.
Il rapporto mette a disposizione indicazioni “operative” e allo stesso tempo “politiche”: i risultati parlano di condizioni organizzative per meglio gestire la condizione di detenzione e le sue finalità. Le organizzazioni solidaristiche e imprenditoriali che partecipano a questa sfida “dentro” e “fuori” il sistema penitenziario con il loro impegno prefigurano i vantaggi di scelte necessarie e misurabili a favore delle persone detenute, di chi gestisce la detenzione, delle famiglie, delle imprese che offrono lavoro, delle comunità di riferimento.
I risultati sono stati presentati il 19 gennaio 2022 con un convegno organizzato da Fondazione Zancan e Acri, con il patrocinio del Ministero della Giustizia. Il rapporto è pubblicato nel numero monografico 5/2021 di Studi Zancan ed è scaricabile in allegato.
SCARICA ALLEGATO
Rapporto studio multicentrico